Il melanoma: 6 cose da conoscere assolutamente
12 Ottobre 2015

Come nasce I3Dermoscopy: il racconto del prof. Pietrosanto

Antonio Pietrosanto, founder i3Dermoscopy

Antonio Pietrosanto

Come nasce I3Dermoscopy? Il prof. Pietrosanto ci racconta l’origine del progetto e come l’esperienza personale possa diventare motore di sviluppo per la collettività. Dalla collaborazione tra due mondi (quello ingegneristico e quello medico) e l’incontro di due storie, nasce un percorso di innovazione dagli obiettivi ambiziosi

 

Una giornata al mare con amici, qualcuno che mi osserva la schiena e dice: ma cos’hai qui?

Siamo nell’estate 2000 e questa domanda è l’inizio inconsapevole di un percorso che dopo 15 anni porterà alla nascita di I3Dermoscopy, il nuovo servizio web messo a punto da Hippocratica Imaging per fornire un sostegno software ai dermatologi nella diagnosi del melanoma.

La lesione “sospetta” sulla mia schiena fu diagnosticata come melanoma dalla prof.ssa Gabriella Fabbrocini, docente di Dermatologia e Venereologia dell’Università Federico II di Napoli, che mi era stata indicata come uno dei massimi esperti a livello internazionale nello studio e nella diagnosi precoce del melanoma. Fui immediatamente operato e salvato da una evoluzione terribile del male.

La curiosità di capire come facessero i dermatologi a individuare il tipo di lesione cutanea dalle immagini dermatoscopiche fu enorme e lo scambio di informazioni tra me e la professoressa, che intanto mi aveva preso in cura, fece scaturire un’idea di collaborazione scientifica tra i nostri rispettivi gruppi di ricerca.

L’obiettivo fu subito chiaro: sviluppare un sostegno software per quei dermatologi che non si sono specializzati nella diagnosi di questo tumore della pelle, così diffuso e pericoloso. Obiettivo ambizioso, vista la necessità di trasferire in un software le capacità diagnostiche di un gruppo di esperti, ma alla portata nostra e dei nostri team.Il loro metodo diagnostico si basava già allora su di una procedura, relativamente semplice e già riconosciuta a livello internazionale, che era stata messa a punto insieme ad altri ricercatori proprio dalla prof.ssa Fabbrocini: la “Seven pointcheck list”.

Detta così sembrerebbe tutto facile. In realtà sono stati necessari più di 10 anni di ricerca,nei quali la collaborazione tra i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno (a cui afferisco) e quelli del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli, è andata avanti senza soste. Il risultato è stato una piattaforma software, un motore inferenziale, che elabora l’immagine presa con il dermatoscopio e genera una diagnosi corredata da immagini relative ai sette parametri della lista. La piattaforma è stata oggetto in questi anni di numerose pubblicazioni internazionali, nelle quali venivano riportati i risultati intermedi via via prodotti, consentendo il confronto con la comunità scientifica internazionale. Il risultato dal punto di vista scientifico era pienamente raggiunto e lo dimostravanoi test ed i confronti effettuati per verificare l’affidabilità diagnostica della piattaforma. In vista però di una possibile applicazione in campo medico, il risultato ottenuto non era ancora maturo dal punto di vista tecnologico, e non poteva essere diffuso e reso disponibile ad altri dermatologi. Occorreva un ulteriore investimento in un’attività di sviluppo che servisse a trasformare un prototipo di ricerca in un servizio funzionante e facilmente fruibile.

Con queste motivazioni nel 2014 nasce HippocraticaImagingsrl, approfittando di un programma di agevolazioni “Smart&Start” di Invitalia che noi fondatori abbiamo individuato come opportunità irrinunciabile per valorizzare economicamente i risultati della ricerca scientifica. La vision imprenditoriale è coniugare l’innovazione rappresentata dalle tecnologie dell’informazione con la tradizione della Scuola Medica Salernitana (la più antica in Europa) che vede la persona sempre protagonista.

I3Dermoscopy è un’app non ideata per sostituirsi agli specialisti, ma per coadiuvarli offrendo loro l’opportunità di una seconda opinione. E’ diretta principalmente ai dermatologi, per interpretare le immagini catturate da un dermatoscopio, non esattamente uno strumento che tutti possiamo trovare dietro l’angolo!

La responsabilità della diagnosi resta comunque al medico, che, novello Ippocrate nell’era digitale, può avvalersi della piattaforma per migliorare le sue capacità di diagnosi e confrontarsi direttamentecon altri specialisti.

Una versione preliminare su personal computer di I3DermoscopyApp è stata presentato con successo già a fine settembre 2014, a Benevento, in occasione del convegno nazionale dell’ADOI, l’Associazione dei Dermatologi Ospedalieri Italiani. A metà 2015 è arrivata anche l’APP per Android/IoS,che i medici potranno scaricare direttamente dai loro smartphone.

Attualmente l’unica arma che abbiamo contro il melanoma è la diagnosi precoce. La nostra speranza e il nostro obiettivo è poterla rendere sempre più facile e diffusa…a cominciare dal 30 ottobre!

Prof. Antonio Pietrosanto

Ordinario di Misure Elettroniche dell’Università degli Studi di Salerno.

Dipartimento di Ingegneria Industriale

 

 

 

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